Se (mai)*

eppur se io sapessi
perché anche gl’altri, tutti gl’altri,
non s’innamorano di me
e innamorati tutto mi perdonassero
come io faccio da sempre
andando anche controcorrente
e subendo critiche spietate
e minacce di finir disonorato
perché più volte 
anche nello stesso giorno
mi sarei selvaggiamente masturbato
senz’accusar il sentimento
d’aver la mia specie vigliaccamente tradito
per via del seme sacrificato invano
peraltro avendo commesso questo semiabigeato
solo in nome del profondo amore (ricambiato)
con me stesso,
come non accade così spesso fra due o più
che fanno anche sesso ….

eppur se io sapessi, dicevo,
di qualcuno precedente o anche coevo
che onestamente si rispetta
e davanti al mondo può proclamar
d’i non aver mai conosciuto altr’uomo
mai quindi tradito quest’alto sentimento
che lo lega a sé stesso
pur affogato tra cattivi esempi
di segretarie con avvocati e magistrati
chierichetti ed alti prelati
belle signore con sconosciuti cavalieri
esteticamente poco presentabili
ma concussori e corruttibili
conniventi sovrintendenti
di elettori e pescivendole
adolescenti pensionati 
miliardari nullatenenti
insomma classi dirigenti
dagl’interessi decisamente divergenti ….

eppure, eppure, anche sapendo,
assodato che quanto detto è liquidabile
in un istante di sessanta secondi,
di un amore diffuso e convinto
nei miei modestissimi confronti,
non avrei dubbi circa restar nel mio recinto
stallone refrattario, seduttore abdicatario
revisionista rivoluzionario pur se concordatario
mantenendo di correre solo i rischi che conosco,
quindi niente progenie sulla mia fedina penale
e se tizio inopinatamente 
mi spiega nel dettaglio chi l’ha creato
resto del parere che quelli sian fatti suoi
ed il mio seme non sia stato sprecato

* modestissima ma doverosa replica a Kipling