a rubar rosei dettagli e sospir
dedito son senza ritegno,
emozioni e fremiti in rivoli
e ruscelli furtivo per pura fame
d'estasi vernacolar sgraffigno.
insaturabile demone attingente
a sguardi e labbra guarniti
di movimenti vaghi articolati,
ma non certo per parlare ....
fuse separatezze estratte
da inadeguate ipotesi e turistici
prospetti: il siriaco vento spazza
scuotendo millanta membra e
a coprir sfumature non sembra
siano veli ma aloni ed ombre
d'odorosi ciuffi di metafisici peli ....
e per scontato non si dia che
brilli solo la carne, anche se c'è
da osservar che lo spirito dura
solo quando lei è viva, ma resta
un trascurabile mistero: se da
secoli ormai si concorda sui
profili gemellati del guaritor
medico cerusico e il confessore,
come ci s'attrezzerà nelle nordiche
lande luterane dove fortunati
hanno adottato il libero esame? ....
nella torma
multicolor di quelli che d'anime
s'intendono, chi la disperazione
nega è un truffatore, ma colui che
non sa servirsene per vivere in
allegria è proprio un deficiente!
Un pensiero riguardo “Dell’ecumenico Narciso”