"in quel posto o in quella
situazion per i mille e un
motivi miei viver non potrei
quindi c'andrò in vacanza"
credo si possa definir in
questo modo l'attitudine
comune dell'umano che
può spendere qualche sua
palanca per interrompere
il monotono susseguir
della sua vita quotidiana
però proporre al riguardo
la possibilità d'una scelta
alternativa dimensional
esistenziale pare quasi
improprio, ha il sapore
di perfido scherzo, di gioco
delle tre carte, d'imboscata
quasi .... s'esser vacanzieri
fisici benèfica la mente, sarà
possibile mai il contrario?
potrebbe aiutare l'esempio
dell'ascensione, anche se
sul piano somatologico
s'evidenziano i rischi uniti
al precipitare mentre sul
versante psichico superar
si dovrebbero gl'ostacoli che
impediscono di sprofondare