Quel certo quartetto d'archi
e noi famelici
dagl'intuiti avidi
per nulla apologetici
frugavamo impavidi
fra le pieghe insipide
del nostro viver fragile
dubbi interior da bipede
lasciando come pugile
tumefazioni e segni
su volti un tempo giovani:
miliziani arcangelici
leali ed affidabili
insonni perchè affetti
d'acufeni bellici
.... squallidamente eterni
quasi corresponsabili
fingendoci unicorni
ricchi e incommensurabili:
interrogative anime arse
e fallimentari forse ....
