Rapporti interimpersonali
ti ucciderò, sogno che mi torturi
denso vapore che confondi
mi tormentano i loschi figuri
che ti pilotano da loculi profondi
la vanità, damina capricciosa
il narciso, pur sempre deriso
le vendettine, ce n’è sempre a iosa
baffi e barba che non ho mai deciso
l’ardito disegno ch’entusiasma
nobilita come un antenato preclaro
ma il progetto più esclusivo e raro
è non averne oppur ridurlo fantasma
l’umile e ingrata accettazione di noi
come per colui ch’ha combattuto e perso
è durissima, erta e lunga più del Pordoi
il sogno di gloria un cadavere riverso ….
qu’intorno le gazze ai corvi fan dispetti
solo rumore non si dan mai di becco,
come quel nero sogno da sopra i tetti
vuol corvo ghermirmi, ma per ora lo blocco
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ecco questi sono i casi in cui la rima non è melliflua 🙂 mi piace!
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grazie, grazie, generosissima!!!:) 🙂 😉
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si figuri 🙂
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