Remissio
seguendo traiettorie radenti
come certi zanzaroni giganti
nelle notti estive mi aggiro
per stradine senza importanza
trasparente d’anima come ‘l fachiro
ch’elide impassibile la sofferenza ….
nei giardini di case e palazzoni
sotto una frasca, vicini ai portoni
vociano e ridono umani al riparo
dall’estenuante caldo mannaro
pedalando, tra il serio e il faceto,
aggiungo sale, pepe, olio ed aceto
condisco stupori e dialoghi tronchi
con visi e ruoli e parentele congiunte
avvicinati per caso, riservati o franchi
una fiera dell’essere gaia e cangiante
si somiglia ogni ruolo come i denari
di tutte le banche: nessuno ha un nome
e valgono tutti ... finché dura la stagione,
finché si va d’accordo dentro gl’alveari
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notte!! 😉
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