t’ho trovato nel polveroso scaffale d’una sputtanoteca
e col tempo ho capito qualcosa di te,
amico attento e presente ma con qualcosa di sfuggente
m’indaghi e mi scavi, poi cerchi la mia chiave nascosta
e non puoi accettar che non ci sian serrature
però però anche in questa tua palude ossessiva
riconosco qualcosa di comune, l’umano dato vero ….
si può scavare tutta una vita, minatori cunicolari,
ma non sarai mai sotterraneo, come chi annusa le correnti
compulsa il cielo e rafforza l’ali mai sarà volatile:
siam popolo di crosta, fraticelli nel convento
distratti, avulsi, anche individual voluttuari
ma, tarpati e miopi, ragliam come somari
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Hi!
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Ma queste sono le famose nozze di Villa Fidelia !
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sìììììììììììììììììììììììììì 😀 😀 😀
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