Complicato
tu, selvaggia, con me camminavi scalza
adesso esci sempre con tacco e calza
eri tenera dolce e quando birichina
ora sei querula con voce da tacchina
se penso che le labbra son le stesse
mi arrendo all’evidenza delle nostre
mille facce, colombe ed anche leonesse
riflessivi buddha e cavallini delle giostre
la frase che ieri faceva fremere il cuore
oggi appare melensa, sfasata ed incolore
tempo fa se ne poteva incolpar il satanasso
oggi d’ogni accettar che c’è l’alto e il basso
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Il tempio ci cambia, in ogni senso. Quanto sarà querula la voce di lei e quanto sarà mutata la sensibilità dell’orecchio di lui nella percezione dei suoni?
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ehhhhh …. e ancora sei buona!!! …. a volte è solo banalissima comodità di rima 😉 😀 😀
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E io che mi sforzo di capire … e commentare…😩
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be’ … ti sono solidale ….. io mi sforzo di scrivere 😀 😀 😀 😛
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