Al Maestro
tanto va quella cosa al lardo
che mi son preso dell’infingardo
sol perché tra ghibellini e guelfi
ho scelto il biliardo e farmi selfie
senti, o più giovin di me maestro,
sai che m’è dura vegliar il sacro
fuoco dell’arte e mi sento portato
per la vita da poeta debosciato
eppur, come teorizzi, qualcosa dentro
mi si muove quando timido inoltro
il guardo sì che la mente mi si vuoti
e m’isolo da tutto, anche dagl’idioti:
mi cresce dentro in quei rari istanti
una devozione figlial verso tutti quanti
ed il cuor mi si schiude, un momento solo ….
poi torno nel mio sugo come un raviolo
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Il fatto tragico è che il raviolo DEVE tornare nel sugo, come il.pesce deve tornare nell’acqua.
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ma va …. quello è solo un allievo un po’ discolo …. 😉 🙂 🙂
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