Derrate elementari
metafora, semafora, che lampeggi
stuzzichi, solleciti e a cimento chiami:
l’ultimo istante del tramonto e la notte
mi proponi di contrapporre al giorno
lo scivolar però nell'oscurità è parte
non opposto, la più struggente forse.
come l'agonia è parte della vita
tranne che poi non ne seguirà un'altra
la lepre veloce ha le sue traiettorie
e fugge ma non alle nostre previsioni,
finisce nel laccio prima e poi nel piatto:
com'è ovvio quando si tratta d'ottenere!
ma quanti dei sono nati per evitar di dare!
.... oh magniloquenza che nell'ultimo letto
d'argomenti e scelte parole resti senza,
oh eroiche vite, disperate davanti al nulla
facendo però in modo che tutto prima, durante
e dopo sia solo nulla, meno tragico sarebbe?
oppure il coraggio alla fine, venendo poi
a mancar gratificazione, sembra solo spreco?
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