procace femmina vestita in rosso
dall'imperiali forme indiscutibili
ch'avvince sol'anche col suo forte
sentor di tentazione e sovrintende
a sentimento e commozione,
ed allampanata figura di pensatore
che preferisce un serio color nero
e concionando agita la bianca barbetta
spesso di capra, quasi mai di pecorina,
illuminato raramente, responsabile
della sopravvivenza e del sapere
molto più d'altri, questi tipi due
dominano la mia privatissima scena
e da sconsiderati anni il reiterarsi
impediscono d'interiori momenti statici ....
l'istante in cui inizia la carriera di vecchio
è il repentino passaggio dal sostituire
all'esser sostituito così che al fortunato,
anche allusivo, tocca sostenere che prima
era meglio, c'era più umanità e rispetto ....
l'unica apparizione che sarei disposto
ad attestare è una cara amica di mia madre
che senza più il pudor di quand'era in vita
m'ha esortato a strappare il vestito alla
signora in rosso e goder di gioie effimere,
chè tanto singola ogni storia verso la fine
mostra conoscenza e sogni finire in cenere
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Leggendo il tuo post mi è venuto in mente una scena del film “Natale a Miami”, 😀.
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m’ero proprio ispirato a quella scenaaaaaa!!!! 😀 😀 😀
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😄😄😄😄😄.
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